Ero sola
Ero sola e mi sentivo sperduta.
Non vi conoscevo ancora
ma sapevo che c’eravate,
non vi conoscevo ancora,
ma sapevo che mi amavate.
Non avevo ancora
una mamma ed un papà,
poi un giorno mi hanno detto:
sono arrivati, eccoli, son qua!
E quando vi ho visti,
con il mio peluche in mano,
ho capito quanto triste
fosse stata la mia vita
attendendovi invano.
Non parlavamo la
stessa lingua,
non ci capivamo,
ma siamo stati insieme,
ed abbiamo giocato.
Poi siete spariti
e mi avete lasciato,
io non capivo perché,
non capivo il significato
di questa crudeltà
da voi che, credevo,
mi avreste amato.
Son passati i mesi,
son passate le settimane
ed ogni giorno mi è sembrato infernale.
Ero delusa e mi chiedevo perché,
perché sono andati via
senza di me?
La mia vita è tornata grigia,
non potevo sapere
cosa fosse il futuro,
non potevo capire
quanto fosse oscuro.
Poi un giorno, all’improvviso,
vi ho visti tornare,
mi sono illuminata
ed ho finalmente sorriso.
Eravate di nuovo qui,
eravate ancora con me!
Però ho temuto,
ho temuto davvero, ahimè,
che sareste spariti
lasciandomi sola,
ancora una volta,
con un nodo in gola.
E’ per questo che non vi volevo,
ero ribelle, lo sono ancora,
avevo paura
sarebbe stato terribile
rimanere ancora sola.
Poi una mattina,
non vi aspettavo,
siete arrivati,
con la valigia in mano.
Mi avete rivestita
e siam corsi via.
E’ stato allora,
voltandomi indietro,
che ho capito
non avrei più visto
quel luogo triste,
quel luogo mesto.
Son passati gli anni,
sono andata a scuola,
ho imparato tante cose,
e la mia infanzia è esplosa.
Sono quasi una signorina,
ho la mia mamma,
ho il mio papà,
e tante cose belle
che non avevo là.
Ogni tanto penso
ai bambini che ho lasciato.
E tutte le sere nel mio cuoricino,
con il crocifisso in mano,
prego Gesù che anche loro
non attendano invano.
anonimo
Rispondi