tre porcellini

I tre porcellini (Jacobs Joseph)

Quella dei Tre Porcellini è una fiaba che affronta il tema della crescita. I tre fratellini sono la rappresentazione del bambino che cresce, imparando ad ogni stadio un comportamento nuovo, passando attraverso gli errori e le brutte esperienze. Come d’altronde accade agli adulti.

Versione “cruenta”.

C’erano una volta tre porcellini che vivevano con i genitori.

I tre porcellini crebbero così in fretta che la loro madre un giorno li chiamò e disse loro: “Siete troppo grandi per rimanere ancora qui. Andate a costruirvi la vostra casa”.

Prima di andarsene da casa li avvisò di non fare entrare il lupo in casa: “Vi prenderebbe per mangiarvi!”

E così i tre porcellini se ne andarono.

Presto la strada si divise in tre parti.

Il Porcellino Grande spiegò che ognuno di loro avrebbe dovuto scegliere una direzione. Li avvisò del lupo e poi andò a sinistra. Il Porcellino Medio andò a destra e quello piccolo nella via centrale.

Sulla sua strada il Porcellino Piccolo incontrò un uomo che portava della paglia.

“Per piacere, dammi un po’ di paglia!” disse “Voglio costruirmi una casa”.

In poco tempo costruì la sua casa e pensò di essere salvo dal lupo.

La casa non era molto bella e nemmeno fatta bene ma a lui piaceva molto.

Gli altri due porcellini se ne andarono assieme e presto incontrarono un uomo che portava della legna.

“Costruirò la mia casa con il legno” disse il Porcellino Medio “Il legno è più resistente della paglia”.

Il Porcellino Medio lavorò duramente tutto il giorno per costruire la sua casa.

“Adesso il lupo non mi prenderà e non mi mangerà” disse. Il Porcellino Grande camminò per conto suo.

Presto incontrò un uomo che trasportava mattoni.

“Per piacere, dammi un po’ di mattoni” disse il Porcellino Grande “Voglio costruirmi una casa.”

Così l’uomo gli diede dei mattoni per costruire una bella casa.

“Ora il lupo non potrà prendermi per mangiarmi” pensò.

Il giorno dopo il lupo arrivò alla casetta di paglia: ” Porcellino, porcellino, fammi entrare” gridò il lupo.

Ma il Porcellino Piccolo sapeva che era il lupo e non lo lasciò entrare.

Ma il lupo cominciò a sbuffare stizzito. E sbuffava e sbuffava e buttò giù la casetta del Porcellino Piccolo.

Poi se lo mangiò in un baleno.

Il giorno seguente il lupo andò a casa del Porcellino Medio e bussò alla sua porta. “Chi è?” chiese.

“Tuo fratello” rispose il lupo.

Ma il Porcellino Medio sapeva che non si trattava del fratello e non aprì al lupo.

Così questi sbuffò stizzito e buttò giù la casa del Porcellino Medio.

La casa di legno cadde e il lupo se lo mangiò.

Il giorno dopo il lupo arrivò alla casa di mattoni e gridò: “Porcellino, Porcellino, fammi entrare!”

Ma il Porcellino Grande rispose: “No, non ti farò entrare!” quando improvvisamente sentì bussare nuovamente alla porta.

“Apri la porta e vedrai chi sono!” disse il lupo con una vocetta. Quindi il lupo cominciò a sbuffare e sbuffare ma non riuscì a buttare giù la casa.

Il lupo era furibondo! Gridava: “Porcellino, Porcellino, scenderò per il camino e ti mangerò!”

Il Porcellino era spaventato ma non rispose.

Dentro casa c’era una grossa pentola sopra il fuoco del camino. L’acqua stava per bollire.

Il lupo si calò dal camino.

Siccome non c’era il coperchio sulla pentola il lupo vi ruzzolò dentro e finì nell’acqua bollente.

E questa è la fine del lupo cattivo e la storia di tre piccoli porcellini.

Versione “disneyana”.

In prossimità di un bosco, vivevano tre porcellini. Per mettersi al sicuro da un certo lupo che abitava nei paraggi, decisero di costruirsi tre casette.

Il più volenteroso si procurò calce e mattoni, gli altri decisero di affaticarsi di meno e preferirono l’uno la paglia, l’altro il legno. In poco tempo e con poca fatica, la casetta di paglia fu pronta.

Ma la debole costruzione non resistette al primo assalto del lupo. Bastò un semplice soffio e il porcellino si trovò senza riparo.

Impaurito, corse a perdifiato verso la casetta di legno. Pensando di essere al sicuro, i due porcellini risero alle spalle del fratello che, con tanto impegno e fatica, si era costruito la casa in mattoni. Intanto il lupo non volle darsi per vinto così facilmente e, dopo una bella corsa, si fermò davanti alla casetta.

– Aprite – intimò ai due porcellini.
– Vattene, non ci fai paura… –

Allora il lupo raccolse tutto il fiato che aveva e soffiò più forte che mai. In un attimo la porta cedette e ai due malcapitati non restò che correre dal saggio fratello.

I tre fratelli fecero appena in tempo a chiudere la porta in faccia al lupo. In quel momento i due porcellini, ansanti e ancora spaventati, capirono quanto è importante fare le cose con impegno.
Ora erano al sicuro, ma come liberarsi del lupo?

Il lupo innervosito, capì che questa volta non sarebbe bastato soffiare sulla casa per aprirsi un varco. Si accanì allora sulla porta, ma questa, che aveva cardini robusti, non cedette.

Il lupo, credendo di essere molto furbo, si arrampicò su un albero e pensò di sorprendere i tre porcellini entrando in casa dal camino. Nella foga di attuare il piano, non si accorse che il porcellino saggio si era reso conto delle sue intenzioni.

Il porcellino gli preparò, svelto svelto, una sorpresa. Accese un bel fuoco nel caminetto e aspettò che il lupo vi cadesse sopra. A questo punto il lupo, stanco e bruciacchiato, si allontanò di corsa e non si fece più vedere. Da quel giorno i tre porcellini vissero al sicuro nella bella casetta di mattoni.

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