Il corvo e i suoi piccini
Un corvo aveva fatto il nido, in un’isola. Quando gli nacquero i piccini, pensò che sarebbe stato meglio trasportarli sulla terraferma.
Prese tra gli artigli il figlio più piccolo e si staccò dall’isola volando sopra lo stretto.
Quando giunse in mezzo al mare, il corvo si sentì molto stanco: le sue ali battevano l’aria sempre più lente. “Oggi io sono grande e forte e porto mio figlio sul mare perché mio figlio è debole” -pensava il corvo- “quando esso sarà cresciuto e sarà diventato forte, mentre io sarò debole e vecchio, chissà se mi ricompenserà delle fatiche che io sostengo oggi e se mi trasporterà come io faccio, da un luogo all’altro”.
Il corvo decise allora di accertarsi subito e chiese al suo piccolo:
- Quando tu sarai forte e io sarò vecchio e debole, mi aiuterai come faccio io ora con te? Mi trasporterai da un luogo all’altro? Dimmi la verità….
Il piccolo corvo vide in basso il mare e, temendo che il padre lo lasciasse cadere, si affrettò a rispondere:
- Si, sì, ti aiuterò, ti trasporterò -.
(Leone Tolstoj)
Lev Tolstoj, autore russo del XIX secolo, e autore (in taluni casi rivisitatore) di favole con morale. Ma anche (e soprattutto), autore dell’opera monumentale Guerra e Pace.
Su Wikipedia si trova l’elenco completo delle sue favole, suddivise nei suoi quattro libri di lettura.
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