Impetigine

Impetigine riconoscerla e curarla

L’impetigine è una malattia infettiva della pelle, causata da microrganismi molto diffusi. La malattia non deve destare eccessive preoccupazioni perché, se si interviene subito, è molto facile da curare. È però piuttosto contagiosa e provoca epidemie negli asili e tra i membri della famiglia.

Come si manifesta

All’inizio si forma una vescicola, di solito sul viso, che nel giro di poche ore diventa rossa, trasuda e si ricopre di una crosta giallastra. Altre vescicole appaiono in seguito sulle braccia, sul torace e nell’incavo delle ascelle. Se non si interviene, l’infezione si diffonde e le lesioni diventano profonde.

Le cause più frequenti

L’impetigine colpisce per lo più i bambini al di sotto dei cinque anni.

Spesso il contagio avviene sulla spiaggia a contatto con il terreno, in occasione di mareggiate che portano con sé i microrganismi presenti nelle acque inquinate. L’infezione è dovuta allo stafilococco aureo e, a volte, allo streptococco, due microrganismi molto comuni.

Quando rivolgersi al medico

Il ricorso al medico è necessario qualora l’infezione sia molto diffusa e le lesioni profonde.

Come si affronta

Con misure igieniche

Appena appaiono le bolle è bene ricoprire la zona con garze sterili.

In questo modo si evita che il bambino, toccandosi, diffonda l’infezione. Per lo stesso motivo è anche consigliabile tagliare le unghie molto corte.

L’impetigine è contagiosa finché vi sono le vescicole sulla pelle. Durante questo periodo è quindi indispensabile non scambiare asciugamani e lenzuola con altre persone.

Non è però necessario isolare il piccolo: per non diffondere l’infezione è sufficiente evitare i bagni e non portarlo in spiaggia o all’asilo.

Con la fitoterapia

Eseguite ogni giorno frequenti impacchi sulle zone colpite con una garza imbevuta in una miscela composta da 200 ml di acqua e da 5 gocce di tintura madre di calendula, fino a miglioramento.

Con l’aromaterapia

Mettete 30 gocce di olio essenziale di tea tree in 50 ml di olio di mandorle dolci. Alla sera, prima che il bambino vada a letto, ungete le lesioni e lasciate agire per tutta la notte.

Le applicazioni vanno eseguite fino a miglioramento.

Con l’omeopatia

Per quanto riguarda i rimedi omeopatici, si consiglia di consultare un omeopata: le varie scuole, infatti, non sono concordi nel definire il tipo di diluizione e, quindi, il dosaggio.

Prima di una visita medica è preferibile evitare di autoprescriversi farmaci omeopatici per non modificare il quadro dei sintomi.

Nel caso in cui ci si trovi di fronte a infezione da impetigine e non si riesca a contattare il medico, si consigliano i seguenti seguenti rimedi da adottare nelle prime 48 ore.

In caso di bolle piccole accompagnate da prurito:

Rhus toxicodendron 5CH, 4 granuli, tre volte al giorno per tre giorni, ripetendo il ciclo se necessario. Oppure Rhus toxicodendron D12, 4 gocce, tre volte al giorno per tre giorni, ripetendo il ciclo se necessario.

Per croste sul viso di colore marrone e con fuoriuscita di liquido denso e giallastro:

Graphites 5CH, 4 granuli tre volte al giorno per tre giorni, ripetendo il ciclo se necessario. Oppure Graphites D12, 4 gocce, tre volte al giorno per tre giorni, ripetendo il ciclo se necessario.

Per pustole sulla testa e lesioni che producono pus:

Mezereum 5CH, 4 granuli, tre volte al giorno per tre giorni, ripetendo il ciclo se necessario. Oppure Mezereum D12, 4 gocce, tre volte al giorno per tre giorni, ripetendo il ciclo se necessario.

Per informazioni su altri disturbi tra i più diffusi

Per approfondimenti qui

Oppure visita il sito governativo del Ministero della Salute

Autore foto
Data di pubblicazione:
Autore: Selene

Ultimi post dell'autore

Trapianto capelli
memoria autobiografica
Bera al mattino fa bene
Rimedi contro le allergie
Timidezza
Mal di testa
Campagna contro il colesterolo
Influenza
Mali di stagione
Rimedi naturali ai mali di stagione

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.