Influenza stagionale
Si è parlato spesso dell’influenza stagionale su Bigportal e dei rimedi più o meno naturali per combatterne i sintomi o per prevenirne l’insorgere.
In effetti l’influenza è uno dei malesseri più diffuso in tutto il mondo e, specie nei periodi di maggior freddo, causa di un notevole danno all’economia sia per la momentanea assenza di migliaia di persone dal loro posto di lavoro, sia in termini di costi per la sanità nazionale.
In effetti in molti crediamo di saper tutto sull’influenza, ma a dire il vero ciò che noi conosciamo solo solo i sintomi e non le cause.
Diciamo innanzitutto che i primi casi influenzali si registrano sin dal mese di ottobre, ma il periodo critico, con picco di migliaia e migliaia di influenzati, lo si registra nei mesi più freddi a partire da dicembre per arrivare fino al mese di marzo, a volte anche aprile quando l’inverno dà gli ultimi colpi di coda malgrado sia primavera inoltrata.
Sin dai primi mesi autunnali tuttavia le case farmaceutiche immettono sul mercato i vaccini antinfluenzali i quali però, molto spesso, si rivelano inutili (in qualche caso anche dannosi).
Perchè questo accade?
Semplicemente perchè i vaccini vengono preparati sulla base delle previsioni, scientificamente fondate, dell’evolversi o modificarsi del ceppo influenzale dell’anno precedente. Ma qualora le previsioni non si rivelassero corrette, ecco che i vaccini risulteranno inadeguati a evitare il contagio.
L’influenza attacca il sistema respiratorio, una infezione causata da un virus che colpisce naso, gola, bronchi e polmoni e che scatena il disordine in tutto l’organismo.
Come dicevamo prima, esistono tre diversi tipi (o ceppi) di virus dell’influenza:
A, in continua evoluzione e con una capacità di riprodursi e moltiplicarsi tale da poter essere pericoloso su scala mondiale (come scordare la famosa “spagnola” che causò milioni di vittime in tutto il mondo);
B, responsabile di focolai localizzati ma con notevole capacità di evoluzione;
C, un virus che circola solo nel periodo invernale ed in cui contagio è molto più limitato rispetto agli altri due ceppi.
Il virus, nelle sue tre forme, generalmente si trasmette per via aerea, ma non è raro poterne rimanere contagiati anche semplicemente entrando in contatto con una sorgente contaminata, come la tastiera di un computer, la cornetta di un telefono, una stretta di mano.
Quando ne rimaniamo contagiati, si evince subito la differenza tra l’influenza ed una più semplice malattia da raffreddamento, in quanto il virus produce sintomi quale febbre improvvisa, mal di testa, indolenzimento dei muscoli, sensazione di stanchezza diffusa e tosse, anche molto forte quando il virus attacca i bronchi.
In taluni casi, purtroppo ormai sempre più diffusi, l’influenza genera anche vomito e diarrea.
La prevenzione dell’influenza implica la conoscenza di norme igieniche essenziali (lavarsi le mani ad esempio è indispensabile) ed un corretto e sano stile di vita aiuta ancor di più. Inoltre vi sono rimedi naturali, di cui abbiamo già parlato qui, ed altri un po’ più bizzarri, dei quali invece abbiamo parlato qui e qui.
Per informazioni su altri disturbi tra i più diffusi
Oppure visita il sito governativo del Ministero della Salute
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