La dieta per chi lavora fuori casa

La dieta per chi lavora fuori casa

Con l’approssimarsi dell’estate, ci si comincia a chiedere quale possa essere la dieta per chi lavora fuori casa e se è possibile ridurre, o quantomeno contenere, quei chiletti di troppo accumulati durante il periodo invernale.

In verità l’intenzione, generalmente attribuita alle femminucce, di fatto investe sempre più anche gli uomini poichè l’aspetto fisico è divenuto elemento essenziale nei rapporti sociali e, di conseguenza, il sentirsi in forma e più “belli”, mette a proprio agio facilitando, appunto, la socializzazione specie con l’altro sesso.

Spesso tuttavia non è semplice seguire una dieta o praticare attività sportiva regolarmente, vuoi perchè il lavoro impegna gran parte della giornata, vuoi perchè il lavoro stesso ci porta a stare fuori casa per diverse ore al giorno e quindi a consumare dove capita il nostro pranzo.

Ci sono comunque delle accortezze che potremmo adottare qualora fossimo davvero intenzionati a conseguire quei risultati, in termini di forma fisica, che ci siamo prefissi.

Innanzitutto sarebbe bene evitare di arrivare all’ora di pranzo affamati e considerare la possibilità di fare più spuntini nell’arco della mattinata, specie se la nostra giornata di lavoro inizia molto presto.

Se siamo in viaggio da evitare sono le rosticcerie dove si vendono prodotti, sia fritti che al forno, come piadine e focacce, in quanto preparati con strutto, zucchero e grassi vari che provengono anche dal condimento e che contribuiscono a quell’eccesso di calorie che non è facile smaltire.

Il modo più semplice è optare per un panino, possibilmente accompagnato da qualche verdura e fonte proteica come mozzarella, tonno, salmone, fesa di tacchino.

Evitare certamente condimenti come besciamelle, burro, formaggi vari e torte salate, hamburger, wursteel e insaccati vari.

Orientiamoci più su un’insalata di riso o anche delle verdure poco condite, accompagnate da un panino.

Volendo, potendo o preferendo, anche il pollo arrosto o una fettina di pesce a tranci.

Gli autogrill se viaggiamo in autostrada o nei supermercati più attrezzati se il nostro lavoro si svolge in città, piatti anche già pronti come quelli indicati sono sempre più diffusi.

Se durante la giornata siete costretti a prendere un caffè in qualche distributore automatico e l’appetito vi stuzzica, trattenetevi dal consumare quei prodotti tipo brioscine, wafer, patatine o cioccolate più o meno seducenti, perchè micidiali e strapieni di calorie.

La soluzione migliore, in ogni caso, è quella di organizzarsi sempre, anche in viaggio, portandosi da casa quanto occorre per gli spuntini durante la mattinata e, meglio ancora, per il pranzo.

Yogurt, frutta già sbucciata o anche da mangiare con la buccia, un panino farcito e se possibile della verdura, cotta o cruda in apposito contenitore, farà sì che in poco tempo ci accorgeremo che qualche chiletto lo abbiamo abbandonato.

Chiaramente, quando ci è possibile, dedicare almeno 20 minuti del nostro tempo a qualche attività motoria.

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