La porta fa i capricci
Quando la porta fa i capricci , cioè non si chiuda perfettamente e lasci dello spazio tra telaio e battente, può succedere per cause diverse.
Se la porta fa i capricci quindi uno dei motivi più comuni è che il legno di cui è fatta si sia leggermente gonfiato.
Il problema che ne scaturisce è la difficoltà di chiusura.
Se poi la deformazione è rilevante. è necessario addirittura doverla raddrizzare., oppure compiere qualche manovra per adattarla alla scanalatura dello stipite e sulla bocchetta.
Se, al contrario, lo spazio che rimane tra la porta chiusa ed il battente è minimo, si può applicare una striscia di adesivo isolante.
Come si diceva, una delle cause più comuni di queste deformazioni è l’umidità che fa gonfiare il legno.
Il rimedio principale consiste quindi, come ampiamente spiegato in altri articoli, nell’isolamento della stanza, tenendola sempre ben calda durante i mesi invernali che sono quelli durante i quali l’umidità viene assorbita dal legno.
Spesso il problema viene così risolto, ma se la porta dovesse fare ancora i capricci, è necessario intervenire.
Fermo restando che molto dipende dalla qualità del legno con cui è costruita la porta, qualora si verifichi un’incurvatura.
Fenomeno abbastanza diffuso con le porte costruite con legno di tronchi tagliati in periodi sbagliati o fatto essiccare troppo in fretta.
In questo caso sarà necessario immobilizzarla con una zeppa che si opponga alla curvatura, permettendone la correzione.
L’unico neo di questo stratagemma è che la porta dovrebbe rimanere chiusa per diversi giorni.
In ogni caso, se il problema non si risolve, si dovrà procedere diversamente piallando il montante secondo il profilo del battente della porta.
Quindi, ammesso che ciò sia possibile, come fare per stroncare i capricci della nostra porta?
Prima di tutto procederemo alla misurazione della larghezza esistente tra porta e telaio, nel tratto della deformazione.
In questo spazio vuoto inseriremo una zeppa di legna che verrà fatta scorre sulla battuta della porta.
Quindi si forzerà la chiusura della porta facendo in modo che si incastri tra il telaio e la zeppa, lasciandola per almeno un paio di giorni.
Con una matita poi riportiamo il profilo deformato del battente sul montante ed a questo punto non ci rimane altro da fare che piallare il profilo tracciato in precedenza. Più difficile a dirsi che non a farsi.
E’ chiaro che la descrizione che precede tiene conto del fatto che un intervento sulle cerniere sia già stato tentato e non abbia dato risultati, poichè spesso il problema si risolve proprio intervenendo sulle cerniere.
Rispondi