Naufragio Principessa Mafalda
Il tragico naufragio del Principessa Mafalda, piroscafo italiano, avvenne nell’ottobre del 1927 al largo delle coste di Rio De Janeiro.
La notizia venne data ai lettori del Corriere della Sera in maniera molto addolcita e con tono rassicurante, che era il modo di far propinare notizie imposto dal regime fascista e dalla sua propaganda.
Il titolo, a tre colonne su nove, affermava infatti: “Il Principessa Mafalda è naufragato al largo del Brasile. Sette navi accorse all’appello SOS lanciato, hanno permesso di salvare 1200 persone. Poche decine le vittime”.
L’elenco nominativo lunghissimo che seguiva, tuttavia, non riportava i nominativi delle vittime, ma (assurdamente) quello dei sopravvissuti.
Il numero reale delle vittime, ammontante a ben 314 persone, fu precisato qualche giorno dopo con titolo defilato e ad una sola colonna.
Il naufragio avvenne il 25 ottobre 1927 a poche miglia dalla costa del Brasile, a seguito della rottura dell’asse di un’elica.
Questo piroscafo era conosciuto come la “nave degli Italiani”, o meglio “dei Piemontesi”.
Il piroscafo infatti, che seguiva la rotta che da Genova conduceva all’America del Sud, ad ogni viaggio portava con se un carico di emigranti in Brasile e in Argentina, tutti italiani per lo più giovani, provenienti da ogni parte d’Italia ma soprattutto dal Piemonte.
Nella foto la Principessa Mafalda di Savoia.
In questo articolo un interessante approfondimento del Corriere.
Bell’articolo. Sono cose che nessuno conosce…
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